Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2017

ESC 2017. Amare per due.

Immagine
La prima semifinale dell’Eurovision si svolge in modo piuttosto indolore, le canzoni sono tutte identiche e sciape, ci chiediamo perché ci sia l’Australia, commentiamo i vestiti bianchi delle donne e le acconciature degli uomini, la canzone del Belgio l’abbiamo già sentita e non solo perché sono tutte vicinissime ad essere plagi di pezzi arcinoti. Un cantante del Montenegro si presenta con una lunga treccia rotante accontentando tutti i fan del trash. Una ragazza Azera si presenta in scena con un cavallo su uno scaletto, le canzoni sono tutte in inglese eppure di incomprensibile significato. Andrea e Diego ci informano che stiamo per assistere ad una performance teatrale ed ad un cantante che guarda in alto come Megoni. In effetti lo sguardo rivolto ad infiniti cieli c’è, la teatralità meno, o meglio non come l’avrei aspettata. Silenzio il commento italiano e sento la canzone più bella fin’ora nonché finalmente rilevante, in portoghese, accompagnata da sonorità sicuramente riconoscibi