Storia ironica di come ho ricominciato a vedere Amici

Attratta anche io dalla storia della ballerina grassa, che poi pesa come le mie amiche snelle e sportive, a cui ero arrivata tramite una pagina femminista su facebook, ho ricominciato a vedere Amici. 


Questo programma mi piaceva moltissimo quando ero piccola, nonostante i miei genitori fossero molto preoccupati di questa mia passione per una trasmissione oggettivamente indecente. Con l’età della ragione e della vita interessante avevo giustamente smesso di guardarlo. Ora sarà che sono invecchiata e spesso boicotto il sabato sera, sono stata di nuovo mangiata da questa festa del trash mascherato da talent show.

In questi mesi ho capito che l’era in cui ho smesso di guardarlo, intorno all’edizione di Scanu, è praticamente paleolitico per il format e sono cambiate moltissime cose: non c’è più Chicco né Zanforlin, con i suoi bestseller da autogrill sulle vite dei concorrenti e le puntate non sono più in diretta.
Qualcuno che non so che programma abbia guardato mi aveva detto che la trasmissione fosse molto migliorata. Io l’ho trovata, se possibile, peggiorata. Certo, ha tentato di ripulirsi, abbiamo Boosta in commissione canto, e Garrison imperversa meno del solito, ma insomma, è sempre più reality che talent e già questo fa sì che i concorrenti siano, quando inconsapevoli rovinati, ed amanti della popolarità facile se coscienti.
Ah, con Boosta, e con ragazzi della mia generazione, è arrivata la musica indie. La musica indie, almeno a suo parere, l’ha portata Mike Bird, Michele Uccello, no, Michele Merlo.
Nel lontano 2013 i Two Door Cinema Club portarono con loro nel tour Europeo The 1975, questo gruppo è diventato, negli anni, quanto di più pop esista in Inghilterra e nel mondo dopo i One Direction. Non che ci sia niente di male nel pop, soprattutto secondo gli Inglesi. Ma Mike Bird questo non lo sa, per cui lui continua a ritenere di essere avanguardia dentro Amici e superiore a tutti gli altri concorrenti, in particolare a Riccardo Marcuzzo.
Riccardo Marcuzzo, Riki, è un venticinquenne intrappolato chiaramente nel corpo e nella mente di un dodicenne, ma come mi ha detto recentemente una delle mie più care amiche “il segreto per essere felici nella vita è applicare sempre lo spirito di quando avevi dodici anni”. Il povero Riccardo invece non sembra pensarla allo stesso modo, lui si arrovella, si dispera, si danna, nel tentativo di convincere tutti “che oltre il bel visino c’è di più”. Il suo inedito più celebre “sei mia” ha un testo a tratti imbarazzante, come tutti gli intellettuali, o pseudo intellettuali, della trasmissione (Morgan), non smettono mai di ricordargli. Ma a me fa ridere, e fa ridere, con affetto, anche Lo Strego.
Lo Strego è l’avanguardia ad Amici, niente di davvero nuovo, ha in sé qualcosa di Cristicchi e di Tricarico, ma c’è un abisso culturale e musicale tra lui e tutti gli altri concorrenti, ovviamente è stato appena eliminato e, temo per lui, non avrà futuro discografico.
I concorrenti annoverano anche Andreas, che aveva già partecipato l’anno scorso non riuscendo a fare il serale per un infortunio, molto amato da Veronica Peparini che ha convinto la produzione di Amici, detta il Pongo, a reinserirlo nell’organico di quest’anno. Shady, altra cantante convinta di portare l’indie, solo un po’ meno intollerante di Mike verso il pop, ama chiedere a Boosta quando le fa un pezzo col drop e piangere in ogni situazione e/o canzone che canta davanti al pubblico. Federica, cantante con l’innato dono di rendere noioso qualsiasi cosa canti. Vittoria, la grassa-non grassa, altra ballerina del mondo Peparini e quindi specializzata in coreografie a tema sociale, tipo pubblicità progresso. Thomas, un ragazzino di 16 anni, visto che non sapevano come rendere interessante la sua partecipazione al programma un giorno Alex Braga l’ha costretto a pensare alle cose tristi della sua vita e piangere, e da lì pare che la sua carriera sia decollata. Cosimo, un ballerino che non è neppure male ma soprattutto ha la funzione di far ridere tutti dall’inizio del programma, cantando il peggio delle canzoni neomelodiche ed essendo riuscito a prendere in giro due tra quelli che si prendono più sul serio, ovvero Mike e Francesco Parrino, ormai dipartito. Sebastian, un altro ballerino che tentano di far piangere in qualche modo per dar senso alla sua presenza lì. Michele, un cantante passato alla storia per essere stato odiato da Mike Bird ed amato da Federica, uscito alla prima puntata del serale. Oliviero, fondamentalmente un ballerino classico che ha fatto l’accademia della Scala e nessuno sa perché sia lì.
da sinistra per i Bianchi: Sebastiàn, Thomas, L'avanguardia, l'indie(pop), Shady, Oliviero
per i Blu: Cosimo, Federica, la ballerina grassa-non grassa, Riki, Andreas, Michele


Il cast è frizzante come l’acqua panna e Morgan tenta di ravvivare il tutto con strategie vecchie 10 edizioni di X Factor e siparietti piuttosto imbarazzanti, d’altronde si sa, il pubblico di Maria non è lo stesso della Rai o di Sky, e dunque può tentare di litigare con il suo concorrente preferito e convincere realmente il pubblico a televotarlo in finale, nessun componente del pubblico di Amici si sentirà assolutamente ingannato.
Il coach della squadra Blu d’altro canto, Elisa, dice "bravo/a" a tutti e pare passi nottate a tentare di rendere rilevanti le loro esibizioni.
Il tutto ha il solito sapore autoreferenziale, Maria, probabilmente affinché il suo pubblico non subisse un distacco troppo traumatico dal sabato sera di “c’è posta per te” appena concluso, si è inventata una prova per la quale i ragazzi devono scrivere lettere preferibilmente su drammi e tragedioni della vita volte a far piangere un po’ tutti. Poi c'è la musica e la danza, ma di quello non interessa niente a nessuno.

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